Impianto di Tmb



IMPIANTO DI TMB (Trattamento Meccanico Biologico)
All’interno del Polo trattamento rifiuti
fraz. Quarto Inferiore 273/D,
14100 Asti
Inizio attività: 2002
Potenzialità autorizzata: 70.000 t/anno
Rifiuti trattati 2022: 47.178 t

 

All’interno del Polo trattamento rifiuti, è presente anche un impianto di Trattamento Meccanico Biologico dei rifiuti urbani indifferenziati, su cui effettua una separazione meccanica secco/umido tramite triturazione, vagliatura e deferrizzazione.
In particolare, la frazione organica di sottovaglio viene avviata alle biocelle per la successiva stabilizzazione.

 

COSA ACCADE IN IMPIANTO

 

Il ciclo di funzionamento dell’impianto che riceve i rifiuti indifferenziati (RSU) avviene in due fasi principali:

1. una separazione meccanica secco/umido tramite triturazione, vagliatura e deferrizzazione, che genera:

  • una componente secca (prevalentemente carta e plastica) che viene pressata, confezionata in balle e inviata in discarica oppure miscelata con scarti plastici e quindi trasformata in CSS (Combustibile Solido Secondario – ex CDR)
  • una frazione ferrosa destinata al recupero
  • una frazione organica umida da stabilizzare

 

2. un processo di stabilizzazione della frazione organica umida per ottenere la FOS (Frazione Organica Stabilizzata) all’interno di 9 biocelle, che hanno ridotto le emissioni odoroigene e ridotto gli interventi di manutenzione nell’impianto. Tale processo consiste in un trattamento meccanico-biologico del rifiuto organico al fine di renderlo non più fermentabile.

La FOS, simile ad una terra di rifiuti, viene utilizzata come materiale da riempimento della discarica per rifiuti non pericolosi.

 

Processo di stabilizzazione della frazione organica umida 

IMPIANTO DI PRODUZIONE CSS

 

Impianto di produzione CSS (Combustibile Solido Secondario)

La volontà di recuperare quanto possibile e il realizzarlo secondo principi di economia circolare, hanno dato modo di inserire nel Piano Industriale il progetto per la produzione di CSS (Combustibile Solido Secondario).
Le condizioni favorevoli dipendono dal fatto che GAIA ha già un impianto di trattamento meccanico-biologico ed è autorizzata per la produzione di CSS – combustibile. Realizzare la linea significa anche recuperare gli scarti di
selezione della plastica (prodotti dall’impianto di Valorizzazione), anziché avviarli allo smaltimento in discarica.
Infatti, data la difficoltà di costruire nuovi impianti di termovalorizzazione e/o di discarica, è indispensabile trovare nuove strade di recupero dei rifiuti che siano alternative alle prime due e possano costituire una valida soluzione sia economica che ambientale.
Il CSS-combustibile verrà destinato al recupero energetico, andando ad alimentare i forni nei cementifici, dove sostituirà i combustibili fossili, come il carbone, uno delle peggiori fonti di inquinanti per l’atmosfera.
Nel 2022 sono state avviate le valutazioni di fattibilità del progetto relativo al nuovo impianto, che sarà realizzato
come ampliamento del TMB, avrà una capacità in ingresso di circa 70.000 t/a di rifiuti secchi con una produzione prevista di circa 50.000 t/a di CSS – combustibile. Inoltre, nell’ottica della realizzazione della nuova linea, nel 2022 sono stati completati i progetti per l’ammodernamento e il rinnovamento dei capannoni che culmineranno, nel 2023, con un ampliamento destinato ad ospitare l’impianto.