È ORA DI SMETTERLA DI FORNIRE NOTIZIE FUORVIANTI



Scrivo in merito all’articolo apparso su “La Stampa” del 15 giugno 2022 a firma Ottavio Coffano “È ora di andare al di là delle buone intenzioni”.

 

Non conosco quali siano le fonti giornalistiche di informazione del prof. Coffano sul costo dei rifiuti, ma quanto affermato non corrisponde alla realtà.

È vero che Asti è il capoluogo di Provincia in cui la TARI è più cara rispetto alle analoghe città piemontesi. È altrettanto vero che rispetto ad alcuni anni orsono i valori si stanno via via riducendo grazie agli interventi messi in campo da tutti i soggetti coinvolti. Gli ultimi dati ufficiali disponibili (2019) dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) dicono che i costi totali di gestione del servizio rifiuti, espresso in Euro per abitante, sono i seguenti: Novara 171,37 – Vercelli 185,14 – Torino 210,38 – Asti 219,49

Mi pare quindi abbastanza evidente che gli astigiani non paghino il triplo di Vercelli e Novara e il doppio di Torino.

Un importante aspetto che va considerato è che il costo del servizio rifiuti risente di condizioni territoriali specifiche per esempio: la quota di recupero dell’evasione, le attività di spazzamento, il metodo di raccolta, la percentuale di differenziata. In questi anni nell’astigiano si è puntato molto sulla sostenibilità ambientale per salvaguardare il nostro territorio e per minimizzare lo spreco di risorse. Si è cercato di valorizzare i materiali, di produrre energia e biocarburanti, proprio per garantire lo sviluppo di un’economia circolare. Per salvaguardare e promuovere questi valori si devono investire consistenti risorse economiche che daranno un importante ritorno nel prossimo futuro.

Certamente Asti ha ancora molti margini di miglioramento, ma mi sembra assolutamente fuori luogo il disfattismo del prof. Coffano.

Cordiali saluti

Luigi Visconti – presidente di GAIA

 

Comunicato 07/2022

Asti, 16/06/2022

Prot. N. 2022-05725



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